Le parti di un delta acrobatico.

Nella foto 1 la traversa superiore (a), la traversa inferiore (b) che può essere composta da due pezzi o da un pezzo unico, un bordo alare (c), una punta alare (d), uno dei 3 rami della briglia (e), la spina centrale sul retro dell'aquilone (f), il naso (g), uno dei connettori dei quali si innestano le traverse (h), uno stand off (i), uno dei finali di briglia a cui attaccare i cavi (l).

 

Quale acrobatico comprare?

Tentiamo una schematizzazione di massima.

Cominciamo con gli acrobatici da pochissimi euro con scheletro in plastica/fibra di vetro che si trovano a volte nei supermercati o negli autogrill. Sinceramente, è meglio lasciare perdere.

Partiamo quindi dai deltini acrobatici entry-level da poche decine di euro. Spesso necessitano di un bel vento per poter volare. Da qui la delusione di chi - dopo averli magari provati in montagna o al mare - tenta di farli volare nel prato dietro casa e si accorge che ciò è possibile solo pochissimi giorni all'anno. Questi acrobatici sono di solito costruiti con materiali non di primissimo livello ma relativamente robusti (stecche già di carbonio, anche se del tipo più semplice): questo fa sì che i primi crash non abbiano serie conseguenze.
Vanno bene per svolazzare senza pensieri, facendo cerchi, otto, rasoterra... è possibile anche attaccare lunghe code, rendendo le figure più coreografiche. Le loro performance però finiscono qui: anche se un esperto è in grado di far compiere loro qualche evoluzione più sofisticata, si tratta sempre di prestazioni occasionali, e comunque improbabili per un neofita.
A onor del vero, stanno apparendo sul mercato delle versioni che permettono l'esecuzione dei tricks più comuni ed un range di vento più ampio, ad un prezzo ancora modesto. Se proprio decidi di spendere poco, tanto vale partire da un acro di questo tipo (se eventualmente vuoi un parere, scrivici pure).
In ogni caso tutti questi aquiloni sono già dotati di cavi, economici, proporzionati al prezzo: sono un po' elastici, necessitano a volte di ampi movimenti con le braccia (il che - per i primi voli - non è un difetto, anzi...).
Dimensioni medie: 1,40 metri di apertura alare.

Il passo successivo sono gli acrobatici già di livello medio. E qui inizia il valzer delle offerte... nel senso che è possibile scegliere aquiloni per venti leggeri (UL, cioè ultraleggeri) o per venti medi (STD, cioè standard), aquiloni che "tirano" (pull) parecchio o aquiloni più... riposanti, aquiloni molto scenografici ma poco propensi ai "giochettini" (tricks) o aquiloni in grado di eseguire tutte le ultime diavolerie del momento.
Oltre a tutte le figure... piatte, che comunque eseguono con una precisione molto superiore, questi aquiloni sono in grado di eseguire tutti i tricks (evoluzioni per lo più tridimensionali) che presto probabilmente ti interesseranno.
La costruzione più sofisticata rende questi acro più fragili. Comunque, non c'è pezzo che non si possa sostituire.
Questi aquiloni meritano cavi di qualità superiore. A volte sono inclusi, spesso no.
Le dimensioni tipiche sono di un paio di metri di apertura alare.

Poi ci sono gli acro più costosi e grandi, ma qui non ne parliamo. Però è da segnalare come - a chi sia già un minimo svezzato e voglia qualcosa di più (per esempio un UL) - possa convenire l'acquisto di un acrobatico di classe superiore usato invece di uno nuovo di classe media.

Semplificando, possiamo dire che con un aquiloncino ti puoi divertire in un bel vento e nulla più, senza troppi impegni, mentre un aquilone di fascia media - oltre a darti subito qualche soddisfazione maggiore - ti potrà accompagnare nel tempo, nel caso tu voglia progredire, senza la necessità di dover velocemente upgradare.
L'ideale è comunque farsi consigliare da qualche esperto, magari a qualche manifestazione. Comunque la rete è piena di forum...
Attento alla pubblicità: sulla carta (e sulla rete) tutti gli aquiloni sono estremamente "performanti" e volano anche con vento "leggero".

 

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